
Abbiamo realizzato un sondaggio volto a capire come le Assistenti di direzione vivono oggi l’ambiente lavorativo e se riescono a trovare un equilibrio tra vita privata e professionale.
I risultati hanno sottolineato il ruolo chiave di queste figure, ancora sottovalutato ma decisamente più proattivo rispetto al passato. Vere e proprie leader pazienti, precise e dai nervi saldi, influenti e decisionali, anche nella propria vita privata. Dispensatrici di consigli e indicazioni utili ai loro capi ma anche alle loro aziende.
Le risposte restituiscono un importante cambiamento in positivo per la donna sia nella sfera pubblica sia privata: maggiore emancipazione, consapevolezza di sé e potere sono i nuovi aspetti che riguardano la donna professionista.
In particolare:
- il 59% delle intervistate ha dichiarato di avere lo stesso comportamento sia in ambito professionale sia privato. Il restante 41%ha dichiarato di sentirsi più rilassata e aperta in famiglia, solo perché in ufficio si ha necessità di mantenere una maggiore precisione e concentrazione, e non per dare un’immagine diversa ai propri colleghi. Le donne quindi non hanno più bisogno di indossare una maschera o rivestire un atteggiamento differente sul luogo di lavoro per essere stimate. Sono consapevoli del proprio valore come professioniste e del loro valore aggiunto come donne;
- il 78,5% delle intervistate si dichiara soddisfatta del proprio lavoro. Il senso di responsabilità, l’autonomia organizzativa, la fiducia che l’azienda ripone in loro, la dinamicità e varietà dei compiti assegnati, sono tutti aspetti che le fanno sentire tenute in considerazione e parte di un team, al di fuori del proprio nucleo familiare. Solo il 2% lo vive con disagio;
- sempre due terzi del campione ritiene che l’azienda si preoccupa per loro e del loro benessere, anche se per fare ancora meglio le intervistate richiedono una maggiore flessibilità, soprattutto di orario, confronto e comunicazione per poter organizzare al meglio impegni personali e lavorativi. Un aspetto importante, che va ad avvalorare la tesi secondo cui lo smart working e la volontà di porre le persone al centro sono gli aspetti più importanti per la felicità e una maggiore produttività dei dipendenti;
- poiché il 65% delle intervistate conferma che un posto di lavoro diventa stressante quando il capo è una persona prevaricatrice (ma solo il 29,8% è spaventata dalla eccessiva mole di lavoro) abbiamo chiesto loro: Cosa faresti se da domani il capo fossi tu?
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